Un’opera d’arte al mese: “CAMPO DI GRANO CON VOLO DI CORVI”, IL TESTAMENTO DI VINCENT VAN GOGH – di Michele Piattellini

E’ volodopinione comune che l’ultimo quadro dipinto da Vincent Van Gogh, prima dunque della sua tragica morte, sia stato “Campo di Grano con volo di corvi“. Per la verità è certo che sia una leggenda, come tante ne circolano sul conto del grande artista olandese. In tempi più recenti anche a Jean Michel Basquiat, altro pittore maledetto, anch’egli prematuramente scomparso, era stato attribuito il quadro “Dancing with dead”, come ultima e premonitrice opera. Che sia realmente successo o che sia una leggenda non sarebbe comunque importante poichè è accertato che Van Gogh espresse in quel celebre quadro tutta la sua angosciosa esistenza. Nella tela, di grandi dimensioni, il pittore olandese spremette il colore direttamente dal tubetto, cosa che negli ultimi anni di vita fece sempre e che gli valse la fama imperitura, poichè prima di lui nessun altro ebbe il coraggio di imprimere il colore in maniera così accesa sulla superficie del quadro. La tela racconta di un campo di grano tormentato da una tempesta fortissima che incurva le spighe e crea un tratturo, un passaggio, che si disperde nell’orizzonte lontano. La scena, all’apparenza plausibile, è in realtà una visione tutta mentale dell’artista; la sua angoscia è riversata senza filtri nel quadro. A rendere ancor più terribile la scena un volo disordinato di corvi, pronti a gettarsi sul corpo dello sventurato che abbia l’ardire di incamminarsi sul tetro viottolo campestre. La composizione, a prima vista caotica ed improvvisata, esprime ad occhio attento un grande rigore formale. La linea dell’orizzonte spezza il quadro a metà e il tratturo la divide in maniera verticale creando un’immagine di assoluto equilibrio. Cosi’ come Nietzsche ebbe a dire che “Dio è morto” aprendo le porte al nuovo secolo in filosofia, cosi’ Van Gogh dipingendo questa tela traghetta l’arte nel novecento; secolo di angosce e di guerre per il genere umano tutto. Caposaldo assoluto del post-impressionismo, “Campo di grano con volo di corvi” è uno di quei quadri in cui è riassunto il pensiero di tutta un’epoca. Il cosiddetto “secolo breve” è per intero nei 50,5 per 103 cm della tela. Siamo nel 1890 e pochissimo tempo dopo la realizzazione del quadro Van Gogh si uccise con un colpo di pistola. La sua morte meritò quattro righe e mezzo su di un giornale locale. “Domenica 27 luglio un uomo di nome Vincent Van Gogh di 37 anni , olandese, pittore, di passaggio ad Auvers, si è tirato un colpo di revolver nei campi e, essendo soltanto ferito, è rientrato nella sua camera dove è morto l’indomani.” Un piccolo episodio di cronaca nera, la morte del più grande artista di sempre.

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